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Lettere all'Assemblea Nazionale Italo-Svizzera 1953-1957
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Shoghi Effendi : Lettere all'Assemblea Nazionale Italo-Svizzera 1953-1957
Lettere di Shoghi Effendi
all'Assemblea Spirituale Nazionale Bahá’í
ITALO-SVIZZERA
1953-1957
1969
Tradotto dal Comitato Nazionale Bahá’í
di Traduzione e Pubblicazione
Casa Editrice Bahá’í s.r.l.
00162 ROMA - ITALY
Circonvallazione Nomentana 484-1/A
1969
Haifa (Israele), 19 Giugno 1953
Sig.ra ANNA KUNZ, Segretaria
Assemblea Spirituale Nazionale
dei Bahá'í d'Italia e Svizzera
Cara Sorella Bahá'í:

La sua lettera del 1° Maggio e quella del 1° Giugno con gli allegati, e così pure la lettera del 23 Maggio, dalla Redattrice dei Verbali, con copia dei verbali della vostra prima seduta, sono state ricevute dal diletto Custode, e lui mi ha incaricata di rispondervi a suo nome.

È con grande gioia che egli scrive questa prima lettera alla vostra Assemblea, la più giovane ma, egli è sicuro, non certo la più debole, delle 12 Assemblee Spirituali Nazionali.

Tutte le Assemblee Nazionali hanno ricevuto da lui istruzioni di formare Comitati d'Insegnamento nel continente in cui esse hanno del lavoro da svolgere secondo il Piano Decennale.

Per esempio, gli Stati Uniti ne hanno quattro, uno Africano, uno Americano, uno Europeo, e uno Asiatico; poichè la vostra Assemblea è soltanto interessata nel portare la Fede nelle aree vergini in Europa, voi avete soltanto un Comitato d'Insegnamento Europeo che realizzerà i piani della vostra Assemblea per portare la Fede alle sei aree vergini delle quali essa deve interessarsi.

Per quello che riguarda il Comitato Europeo d'insegnamento, Egli pensa che questo Comitato dell'Assemblea Spirituale Nazionale di America, dovrebbe aiutarvi a raggiungere le vostre mète, specie nel campo pionieristico, e, se necessario, internamente; le vostre risorse sia in denaro che numeriche non sono senza dubbio ancora sufficientemente forti da permettervi di realizzare da soli piani così ambiziosi come quelli richiestivi. Voi dovreste perciò consultarvi liberamente e rivolgervi al Comitato Europeo d'Insegnamento, per consiglio ed aiuto.

Il diletto Custode è stato assai spiacente che per essere in conformità con un principio amministrativo applicabile universalmente, una delle comunità Svizzere sia stata privata della gioia di mandare un delegato a questa prima, storica Convenzione. Egli è certo, comunque,

che i benefici che deriveranno dal formarsi un così importante corpo su una base salda, sorpasseranno di gran lunga qualsiasi altra considerazione. I credenti debbono imparare a guardare alla Fede nella sua interezza, a desiderare il bene della Causa come un organismo mondiale, e a dimenticare interessi locali e nazionali, o almeno portarli ad una giusta prospettiva.

Quando i Bahá’í della Svizzera guardano indietro e vedono quanti anni hanno lottato pazientemente e fedelmente per stabilire la Fede nel loro paese, e si rendono conto che ora sono rappresentati da una Assemblea Nazionale, e che sperano di avere presto una Assemblea Spirituale Nazionale indipendente, essi veramente dovrebbero gioire delle loro vittorie e del progresso compiuto.

Potete essere sicuri che il Custode seguirà il progredire delle vostre attività col più vivo interesse e sollecitudine. I credenti di tutto il mondo staranno a guardarvi attentamente e il progresso che farete stimolerà altri paesi europei a raddoppiare i loro sforzi e ad affrettare la creazione dei loro stessi corpi nazionali.

Con i più caldi saluti Bábá'í.
(F.to) R. RABBANI
Scritta a mano da Shoghi Effendi.
Cari e stimati collaboratori:

La convocazione della Convenzione, che fa epoca, nella città di Firenze, in coincidenza con il culmine delle festività che commemorano il centesimo anniversario della nascita della Missione di Bahá'u'lláh, è un avvenimento che i posteri riconosceranno come una pietra miliare del massimo significato, nella seconda Epoca dell'Èra Formativa della Dispensazione Bahá'í. Questa storica riunione ha culminato nella erezione di un altro pilastro destinato a contribuire alla costituzione del Supremo Corpo Legislativo dell'Ordine Amministrativo della Fede.

Essa può essere giustamente acclamata come il più bel frutto della grande impresa europea lanciata in seguito al secondo Piano dei Sette Anni, formulato dalla comunità Bahá’í americana, allo scopo di portare ad uno stadio ulteriore le disposizioni del Piano Divino di 'Abdu'l-Bahá per la propagazione sistematica della Fede di Suo Padre. Tale Convenzione ha messo in moto forze che, nel corso di pochi anni affretteranno l'emergere di due Assem-

blee Spirituali Nazionali indipendenti: una nel-la capitale della nazione Svizzera, amante della pace, nobile e strettamente unita; l'altra entro il cuore e nella fortezza della principale, più antica e potente chiesa della Cristianità, e sede del governo di un paese il cui popolo, per virtù delle proprie qualità di mente e di cuore, può ben essere annoverato come uno dei più distinti del continente europeo. Essa (la Convenzione n.d.t.) ha fornito, con la formazione della dodicesima Assemblea Nazionale del mondo Bahá'í, ancora un altro strumento che, malgrado sia stato foggiato così di recente, conferirà - senza dubbio - un grande impulso al progresso di una Crociata mondiale, destinata ad esercitare una grande influenza sugli immediati destini della Fede di Bahá'u'lláh.

Il proseguimento dei compiti assegnati unitamente alle comunità Bahá’í Svizzera e Italiana -- compiti che saranno una sfida sia allo spirito come alle risorse di questo virile e giovanissimo membro della Famiglia internazionale Bahá'í e che proveranno al mas-simo la sua capacità spirituale -- richiede l’attenzione immediata, concentrata e sostenuta di tutti i credenti appartenenti a queste due comunità, giovani o vecchi, uomini o donne, sia nella loro funzione di rappresentanti eletti na-

zionali, o locali, oppure come membri di gruppi, o credenti isolati.

Di tutte le mète scelte per queste comunità, altamente promettenti, che hanno appena messo le ali, ben organizzate e assai ammirate, due, in particolar modo richiedono nel corso dei due anni a venire - che costituiscono la fase iniziale del Piano - la più stretta attenzione: dovrà essere data priorità su tutte le altre mète, e dovrebbe, se appena possibile, essere raggiunta prima della conclusione del primo anno di questa congiunta e gloriosa impresa, l'apertura dei sei territori vergini assegnati a queste due comunità, così, come l'acquisto del terreno che dovrà servire come area per il primo Mashríqu'l-Adhkár d'Italia.

Uno sforzo dovrebbe similmente essere fatto, mentre si stanno perseguendo vigorosamente questi primi obiettivi, per moltiplicare i centri Bahá'í e le assemblee locali sia in Italia che in Svizzera - processo che più presto sarà accelerato, più breve sarà l'intervallo che dovrà trascorrere prima della formazione delle assemblee nazionali indipendenti di queste due comunità.

Nessun sacrificio è troppo grande per il raggiungimento di queste vitali e sensazionali mète. Tutti debbono cooperare, con la più grande

perseveranza, con devozione concentrata, con inflessibile risoluzione, con fedeltà esemplare, con completa unione e totale dedizione. Mèmore del grande ruolo che queste due comunità sono destinate ad avere, prima congiuntamente e poi separatamente non soltanto nel continente Europeo, ma in tutto il mondo Bahá'í, nelle mie ore di preghiera e di meditazione supplicherò, dal profondo del cuore, per i loro membri, che il Signore degli Eserciti possa riversare continuamente le Sue benedizioni su di essi, rafforzi il loro vigore e li conduca ad una rapida e brillante vittoria.

(F.to) SHOGHI
Haifa, Israele - 13 Aprile 1954
Assemblea Spirituale Nazionale
dei Bahá’í d'Italia e Svizzera
Cari Amici, Bahá'í,

le vostre lettere del 21 Giugno, 16 Luglio, 1 e 23 Settembre, 21 Ottobre, 5 e 11 Novembre, 3 e 25 Dicembre 1953, 2 e 19 Gennaio, 16, 17, 19, 31 Mirza e 5 Maggio 1954, alcune delle quali firmate dalla signora Anna Kunz Segretaria, e altre dalla sig.na Elsa Steinmetz redattrice dei verbali, così come vari allegati, sono state ricevute, e il diletto Custode mi ha incaricata di rispondervi a suo nome.

Egli è stato molto incoraggiato dal notevole progresso fatto durante quest'ultimo anno dalla più giovane Assemblea Spirituale Nazionale del mondo Bahá'í, e sente che ciò è di buon augurio, non soltanto per il rapido sviluppo della Fede sia in Italia che in Svizzera, ma anche in

tutta l'Europa. Questa Assemblea Spirituale Nazionale ha anche fornito un bell'esempio per altri corpi nazionali che si formeranno durante i prossimi dieci anni; senza dubbio la continuazione delle vostre attività e il marcato successo che voi dovrete sicuramente incontrare in futuro, stimoleranno grandemente altre comunità Bahá'í a emulare il vostro esempio.

Egli è stato particolarmente compiaciuto di come prosegue il lavoro nelle aree pionieristiche assegnate al vostro corpo nazionale.

La recente registrazione di un numero di credenti in Sicilia, è stata una notizia assai gradita, ed egli ritiene che i pionieri col rendersi cari ai loro conoscenti nelle loro nuove sedi e usando tatto e saggezza per stabilirsi come membri della comunità in cui essi ora risiedono attireranno molte simpatie e riusciranno, non soltanto con i loro sforzi ma anche con l'assistenza di insegnanti viaggianti, a portare all'accettazione molti nuovi credenti.

Egli è stato anche particolarmente lieto di sentire che il Dr. e la signora Ott della comunità di Berna, si sono trasferiti in una città della Svizzera-Romanza; vogliate gentil-mente porgere ad essi il suo profondo apprezza-mento per questo nobile esempio che hanno

dato ai loro compagni di lavoro, e assicurateli che egli pregherà alle Sacre Tombe perchè i loro sforzi possano essere largamente ricompensati. Egli attribuisce la più grande importanza ad attività di questo genere, e spera che sia in Svizzera che in Italia ancora altri amici seguiranno questo nobile esempio.

Egli sta costantemente mettendo in rilievo ai Bahá'í di tutto il mondo l'importanza di disperdersi in questo momento. Naturalmente la giovane comunità dell'Italia e della Svizzera non deve indebolirsi con un'eccessiva dispersione dai pochi centri solidi che è riuscita ad edificare, ma egli è convinto che ovunque vi sia sufficiente numero di Bahá'í in una città per mantenere l'Assemblea Spirituale su basi efficienti, è altamente encomiabile se il soprannumero dei credenti andrà ad aiutare lo stabilirsi della Fede sia in territori vergini assegnati all'Italia e alla Svizzera, sia ad aprire nuovi centri, o a rafforzare centri deboli.

Poichè molte delle vostre domande hanno già avuto risposta per cablo non entrerò in dettagli in questa lettera.

Il Custode è certo che la Convenzione a Lugano segnerà un'altra pietra miliare nello sviluppo degli affari Bahá’í Italo-Svizzeri. È stato

un grande peccato che l'anno scorso alcuni degli amici Svizzeri non siano stati così largamente rappresentati quanto i loro cuori avrebbero desiderato, a causa della applicazione della regola che stabilisce il limite del comune di giurisdizione entro cui i Bahá’í possono far parte di una comunità costituita in Assemblea. Questo anno essi debbono sentirsi incoraggiati quando vedono il progresso che hanno fatto e si rendono conto che la stretta aderenza a tale principio amministrativo viene a rafforzare le stesse ossa del corpo della Fede in tali paesi. Quando l'ossatura è forte il corpo stesso sarà forte.

Gli auguri di Naw-Rúz che la vostra Assemblea ha pòrto sono stati da lui profondamente apprezzati; egli è stato assai toccato dai sentimenti da voi espressi in occasione della morte della nostra cara sorella Bahá’í signora Dorothy Baker. La sua perdita sarà invero grandemente sentita in questo momento poichè essa era infaticabile nel lavoro di insegnamento e una grande serva della Fede in ogni campo. Ora altri, che la conobbero e l'amarono, debbono levarsi e cercare di prendere il suo posto nel servizio.

Egli è stato anche particolarmente lieto di sentire che il primo opuscolo in lingua Ro-

manza è stato tradotto e, non appena sarà pubblicato, sarà lietissimo di riceverne almeno 20 copie, da mettere nelle varie biblioteche Bahá’í qui ad Haifa, e giù ad Akká e Bahjí.

Il Custode ha già informato il Presidente della vostra Assemblea che egli attribuisce la più grande importanza all'acquisto, da farsi in data più prossima possibile, di un appezzamento di terreno sulle rive del fiume Tevere per il futuro Tempio Bahá’í d'Italia, che sarà conosciuto come il Tempio Madre di questo storico paese. Egli sta incoraggiando i Bahá’í di Egitto ad acquistare terreno sulle rive del Nilo, e i Bahá’í di Baghdad sul Tigri; e spera che i Bahá’í d'Italia e Svizzera l'acquistino sulle rive dello storico fiume Tevere. Anche se l'appezzamento non risultasse soddisfacente per una futura costruzione, almeno l'acquisto dovrebbe essere effettuato durante l'anno in corso, e, se lo si troverà non adatto, oppure venisse disponibile un appezzamento migliore prima della costruzione del Tempio, sarà possibile cambiarlo o venderlo ed acquistarne un altro.

Egli sollecita la vostra Assemblea a fare tutto quanto è in suo potere per consolidare i pio-nieri nel loro lavoro nei territori vergini. È un gran peccato che gli amici che lasciano le loro

case, e spesso viaggiano coprendo grandi distanze per raggiungere le loro mète, debbano abbandonarle soltanto per mancanza di previdenza, o a causa di uno scoraggiamento prematuro, o per mancanza di fondi, ritornandosene indietro da dove erano venuti.

Egli pensa che sia dovere di ogni Assemblea Nazionale, di tenersi in stretto contatto con i pionieri, e stimolarli in ogni maniera possibile, incoraggiandoli a mettere forti radici. Anche se gli amici non possono trovare un impiego, il loro posto dovrebbe essere mantenuto ad ogni costo, così che essi possano continuare a rimanere nel territorio mèta, senza che si renda necessario mandare un altro pioniere per sostituirli, sostenendo grandi spese.

Durante le sue visite ai Luoghi Santi, siate certi che egli vi ricorda uno e tutti nelle sue affettuose preghiere, e implora che Bahá'u'lláh vi dia la forza e la tranquillità per effettuare i vostri gravi compiti e le vostre importanti opere al Suo servizio.

Il Custode è assai orgoglioso di ciò che avete conseguito durante l'anno scorso, e della meravigliosa risposta che avete avuta dai ranghi e dalle file dei credenti, sia in Svizzera che in Italia. Vogliate porgere il suo affetto a tutti

gli amici, e assicurarli che essi e il loro lavoro sono cari al suo cuore.

Con i più caldi saluti Bahá'í,
(F.to) R. RABBANI

P.S. Il Custode pensa che, anche se non è essenziale per la vostra Assemblea essere legalmente registrata come una « Gesellschaft », sia meglio per voi farlo ciò è in conformità con la procedura adottata da altri Corpi Nazionali.

P.S. No. 2. Egli pregherà che la Segretaria e tutti gli altri membri della vostra Assemblea possano guadagnare in forza per svolgere i loro ardui compiti.

Scritta a mano da Shoghi Effendi
Cari e stimati collaboratori:

L'anno che è appena trascorso - anno che segna l'inizio della Crociata spirituale mon-diale di dieci anni, lanciata dai seguaci della Fede di Bahá'u'lláh, e che coincide con il pri-mo anno dell'esistenza dell'Assemblea Spirituale Nazionale Italo-Svizzera - è stato reso memorabile dalle prove del costante sviluppo di questo Ramo appena germogliato della or-

ganizzata comunità mondiale Bahá’í; dagli sforzi coordinati dei suoi membri; dal valoroso spirito palesato dei suoi rappresentanti eletti, e dal notevole progresso raggiunto dai suoi organi sussidiari sia nel campo dell'insegnamento che in quello amministrativo.

Il progresso ordinato delle attività di questa comunità; i piani che essa ha formulato; la sistematica prosecuzione degli ardui compiti che le stanno dinanzi in questo stadio iniziale della sua evoluzione, hanno ampiamente giustificato le speranze nutrite al momento della sua nascita, hanno suscitato l'ammirazione di tutte le comunità Bahá'í che stanno lottando nel continente europeo per raggiungere una condizione simile a quella che essa ha già conseguito, ed hanno conquistato il rispetto e la stima della comunità-sorella, che con la sua guida e i suoi sforzi l'ha chiamata all'esistenza. Essa sta contribuendo in non piccola misura al consolidamento della Comunità che abbraccia tutto il mondo, di cui forma una parte così distinta e vitale.

Gli strenui sforzi compiuti dai membri di questa comunità per aprire le aree vergini assegnate ad essa nel Piano Decennale; l'energica prosecuzione dei compiti che stanno dinanzi ai suoi eletti rappresentanti così chiaramente di-

mostrata dalle loro serie deliberazioni; la loro leale aderenza ai principi amministrativi della Fede, e la loro immancabile devozione ai suoi interessi; la parte che assemblee locali, gruppi e credenti isolati hanno avuto, nei mesi recenti nel diffondere la letteratura, nel conquistare convertiti alla Causa di Dio; nell'iniziare Fondi per il loro futuro Centro amministrativo nazionale e sopra tutto gli infaticabili sforzi della loro Assemblea Nazionale per scegliere ed infine acquistare il sito per il futuro Tempio Madre della Penisola Italiana - tutto questo ha culminato nella convocazione di una memorabile Convenzione che, per il numero dei partecipanti, il carattere delle sue sessioni, e l'entusiasmo e la concentrazione dei convenuti, può ben essere considerata come una rilevante pietra miliare nello stadio iniziale dello svolgimento del suo destino.

L'anno, alle soglie del quale questa comunità sveglia e altamente promettente si trova, deve testimoniare una ancor più grande consacrazione ai compiti che essa è stata chiamata a sostenere. Le conquiste già acquisite sul continente Europeo e nelle isole del Mediterraneo debbono, a qualunque costo, essere salvaguardate. Il lavoro di consolidamento nell'isola di Corsica deve essere costantemente mantenuto.

Le attività importantissime d'insegnamento che impegnano l'attenzione dei membri di questa comunità e i loro rappresentanti eletti, progettate per moltiplicare i centri, i gruppi, e le assemblee locali in tutta l'Italia e la Svizzera, debbono essere assiduamente ampliate. Il terreno del futuro Mashríqu'l-Adhkár sulle rive del Tevere deve essere rapidamente scelto ed acquistato per mezzo degli sforzi combinati di tutti gli individui e delle assemblee interessate in questa sacra impresa. La traduzione e pubblicazione della letteratura Bahá’í in Italiano deve del pari essere considerata come un compito vitale, una sfida alle risorse e allo spirito dell'intera comunità.

La istituzione del Fondo Nazionale, così indispensabile ad un adeguato adempimento dei molteplici doveri di questa comunità e così essenziale al suo rapido sviluppo, deve, con continuo autosacrificio, essere vigorosamente sostenuta. La lealtà dei membri di questa comunità ai precetti fondamentali della Fede, e la completa dissociazione dalle attività ufficiali e dalla vita organizzata delle Chiese alle quali essi possono in precedenza aver appartenuto, deve essere convincentemente dimostrata. La istituzione della Scuola Estiva, così splendidamente progettata, deve essere progressivamente sviluppata e universalmente sostenuta. Soprat-tutto l'attenzione deve essere costantemente diretta verso qualsiasi cosa possa contribuire all'approfondimento della fede dei credenti singoli, e all'arricchimento della loro vita spirituale, ad afferrare più fermamente i precetti, le verità e le caratteristiche distintive della Fede alla quale essi sono tenuti a dare sostegno.

Possano i prossimi mesi essere testimoni di un cospicuo avanzamento del lavoro svolto su tutti i fronti, e dimostrare all'intero mondo Bahá'í la capacità delle Comunità Italiana e Svizzera - che stanno lottando di tutto cuore per conferire impulso alle attività organizzate delle comunità sorelle in altre terre e per conquistare nuovi allori nel servizio della loro amata Fede - e lasciare una indelebile impronta sui suoi destini.

Vostro vero fratello,
(F.to) SHOGHI
Haifa, Israele 15 Mirza 1955
Sig.ra ANNA KUNZ, Segretaria
Assemblea Spirituale Nazionale
dei Bahá’í d'Italia e Svizzera
Cara Sorella Bahá’í:

Le lettere della vostra Assemblea in data 11 Giugno, 2 e 31 Luglio, 23 e 31 Agosto, 16 Settembre, 22 Ottobre, 2 e 12 Novembre e 20 Di- cembre 1954, 18 Febbraio e 3 Mirza 1955, con i vari allegati, alcune di esse scritte da lei e alcune dalla Redattrice dei verbali, sono state tutte ricevute dal diletto Custode, ed egli mi ha dato istruzioni di rispondervi a suo nome.

Il recente acquisto del Centro Nazionale per la Svizzera nella capitale, Berna, è stato motivo di grande soddisfazione per lui; egli vor-rebbe che la vostra Assemblea esprimesse al caro Bahá’í Persiano, che così generosamente ha assistito nel rendere possibile tale acquisto,

il suo profondo apprezzamento, non soltanto per il suo atto, ma per lo spirito di devozione alla Fede che lo ha animato.

Il Custode è stato contento di vedere dalle fotografie che si tratta di un edificio dignitoso e adatto; esso sarà certamente causa di grande gioia per i Bahá’í Italo-Svizzeri quando terranno la loro prima Convenzione in questa importante istituzione, la quarta di questo genere sul suolo Europeo.

Egli spera che non passerà molto tempo prima che i Bahá'í di Roma possano trovare un locale da usare come Hazíratu'l-Quds per i credenti Italiani. Mentre si rende conto che sarà difficilissimo nella grande metropoli trovare locali a prezzo ragionevole, sollecita il presidente della vostra Assemblea, Dr. Giachery, a perseverare nella sua ricerca. A causa delle limitazioni dei fondi a disposizione dei Bahá'í in tutto il mondo, e al largo numero di edifici che debbono essere acquistati in diversi continenti, prima che questa fase del Piano Decennale sia completata, è necessario che l’Hazíratu’l-Quds di Roma non sia di prezzo esorbitante. Egli è certo che si troverà sicuramente una proprietà adatta.

E stato lieto di sentire che il Sig. e la Sig.ra Meier sono arrivati in Corsica e vi si sono fer-

mati come pionieri. Questo dovrebbe essere motivo di gioia per i Bahá'í Svizzeri, poichè dimostra la vitalità della Comunità dato che è in grado di mandare insegnanti all'estero. Egli spera che molti altri, nel corso dell'anno venturo, seguiranno le orme di questi devoti Bahá'í Svizzeri.

Quando guardiamo indietro al recente passato, e consideriamo il fatto che praticamente non vi erano Bahá'í né in Italia né in Svizzera, è veramente straordinario il progresso che è stato raggiunto, e ciò deve immensamente incoraggiare gli amici e stimolarli a levarsi per raggiungere sempre maggiori altezze.

Più presto aumenterà il numero delle Assemblee Italiane, e similmente si moltiplicherà il numero delle Assemblee Spirituali Svizzere, più presto arriverà il giorno in cui questi due importanti paesi europei avranno i loro Corpi Nazionali indipendenti. Sebbene la loro compartecipazione sia stata così fortunata sotto ogni punto di vista fino ad oggi, e stia compiendo un così meraviglioso lavoro per la Fede, il loro « divorzio », quando avrà luogo, porterà ancora maggiori prove della loro forza e capacità a servire la Causa di Dio. In quel momento esse diverranno pilastri indipendenti, capaci di

dare direttamente il loro sostegno alla Casa Internazionale di Giustizia.

Egli spera che gli amici Svizzeri e Italiani facciano tutto il possibile per aprire nuovi centri l'anno prossimo, e che essi tengano in mente che, ovunque vi sia una Assemblea Spirituale fermamente stabilita con pochi membri votanti oltre quelli eletti all'Assemblea stessa, gli altri dovrebbero essere incoraggiati a disperdersi, per aiutare lo stabilirsi di nuove Assemblee Spirituali e Gruppi; le azioni attraggono benedizioni dall'alto.

Egli è stato anche lieto di sapere che la scuola estiva tenuta a Bex, per non parlare della Convenzione dell'anno scorso a Lugano, e l'incontro degli amici nel mese di ottobre che ebbe luogo a Zurigo, sono tutte manifestazioni avvenute con successo. Ogni riunione degli amici li stimola e rafforza nel servizio alla Causa; dà loro nuova visione della sua immensità e del lavoro che hanno dinanzi; li porta più vicino l'uno all'altro, e li assiste nel sommergere le differenze personali e i problemi meschini, di fronte all'audace impresa che hanno dinanzi di portare la Causa di Dio ai popoli del mondo.

Egli è stato molto felice di ricevere gli opuscoli in lingua Romanza, e ha messo alcuni di

questi nella biblioteca della Magione di Bahá'u'lláh a Bahjí.

È stato pure assai lieto di ricevere il primo pellegrino Italiano che abbia visitato la Terra Santa da quando s'inaugurò il lavoro in Europa dopo la seconda Guerra Mondiale, e spera che la sua visita sia un preludio alle visite che in futuro faranno molti dei cari credenti di questi due paesi.

Il Custode è compiaciuto del progresso che sta facendo la vostra Assemblea nello svolgere i suoi compiti, ed è anche felice della devozione, dell'energia e perseveranza dimostrate dai Bahá'í sia in Svizzera che in Italia. Egli vi assicura, e per mezzo vostro tutti gli amici, delle sue amorosissime preghiere per il vostro successo.

Con i più caldi saluti Bahá’í
(F.to) R. Rabbani
30 Luglio

P.S. Dopo che fu scritto quanto sopra, sono state ricevute le lettere della vostra Assemblea in data Mirza 1955, 23 e 25 Maggio, firmate da voi e un'altra in data 11 Mirza dalla Redattrice dei Verbali, (con allegati), ed anche una let-tera firmata da Elsa Steinmetz in data 5 Luglio.

Scritta a mano da Shoghi Effendi
30 Luglio
Cari e stimati collaboratori:

Le gesta meravigliose delle comunità Bahá’í Italiana e Svizzera, compiute da quando i loro destini sono stati legati insieme con il propizio emergere della Assemblea Spirituale Nazionale Italo-Svizzera, poco più di due anni or sono, fra le festività mondiali che commemoravano il centenario della nascita della Missione di Bahá'u'lláh, sono state tali da arricchire in non piccola misura, sia per propositi che per qualità, gli annali di questa Fede nel corso dei primi anni del secondo secolo Bahá'í.

Le loro comunità sorelle in ambedue gli Emisferi, ed anch'io, osservando con grato orgoglio i grandi passi compiuti dagli eletti rappresentanti nazionali di queste comunità del mondo Bahá’í, strettamente unite, promettentissime, riccamente dotate e giovanili, ne abbiamo tratto duratura soddisfazione, ed abbiamo sperimentato sentimenti di intensa gioia, alle ripetute notevoli prove dello zelo, della tenacia, della fedeltà e consacrazione dimostrate dai loro valenti membri, nell'adempimento delle loro

ardue e molteplici responsabilità, in accordo con le disposizioni del Piano Decennale.

In nessun altro luogo, tranne che in Africa,

i sostenitori della Fede di Bahá'u'lláh, che prendono parte alla crociata nel Suo Nome e per la gloria della Sua Fede invincibile, hanno dimostrato nella loro consacrazione individuale, così come attraverso i loro sforzi collettivi, un sì puro spirito di devozione, o conseguito tali eccezionali risultati entro un periodo così breve, e dinanzi a così tanti ostacoli e problemi.

L'apertura dei territori vergini assegnati ad essi nel Piano Decennale, è stata conseguita con successo nel corso della fase iniziale della Crociata Spirituale che abbraccia il mondo. L'estensione e il consolidamento delle loro attività amministrative, sebbene meno spettacolare, in ambedue i loro fronti interni, è stata costantemente mantenuta e meritano particolare elogio. La scelta, e l'acquisto di due Hazíratu'l-Quds nazionali nelle città capitali dell'Italia e della Svizzera - processo arduo lungamente protratto, che ha duramente messo alla prova lo spirito e le risorse di ambedue queste comunità, ed ha offerto ai loro membri una splendida opportunità per dimostrare la loro risoluzione inflessibile, il loro autosacrificio, la loro solidarietà ed esemplare devozione - costitui-

sce ancora un altro raggiungimento che segna una pietra miliare di grande significato storico sia nella storia Bahá’í Italiana che Svizzera. La loro valida e sostanziale collaborazione con le comunità sorelle nell'Emisfero occidentale per la traduzione della Letteratura Bahá’í, merita inoltre speciale menzione e lode, ed è benvenuta quale ulteriore prova della loro sollecitudine per la rapida prosecuzione del Piano Decennale. La natura della loro risposta all'appello, che costituiva una sfida, di staccarsi nelle loro relazioni ufficiali dalle Chiese Cristiane in ambedue i paesi, ha inoltre confermato la mia ammirazione per la solidità della loro fede e la tenacia delle loro convinzioni - ammirazione che i loro collaboratori in tutto il mondo Bahá’í condividono largamente.

Molto invero è stato conquistato da queste comunità virili, sveglie, in rapida espansione e costante consolidamento che stanno nel cuore dell'Europa e sulle sue sponde meridionali. Il lavoro che è stato iniziato in maniera così ammirevole, ed è così vigorosamente proseguito, deve essere arricchito ulteriormente per mezzo del dispiegamento di un ancor più nobile spirito di consacrazione e di una ancor più ferma determinazione di dare degnamente compimento alla storica missione intrapresa così sponta-

neamente, mentre l'ultimo anno della seconda fase del Piano Decennale sta passando rapida- mente.

L'acquisto del terreno del Tempio Madre di Italia sta anzitutto fra le imprese che rimangono ancora inadempiute. L'aumento del numero dei sostenitori dichiarati e attivi della Fede; la rapida moltiplicazione dei centri isolati, dei gruppi e delle assemblee locali, è un altro compito che non tollera ritardo. Il riconoscimento di assemblee locali fermamente stabilite, deve similmente essere seriamente considerato e rapidamente realizzato. Lo stabilirsi delle dotazioni nazionali, in anticipazione della formazione di Assemblee Spirituali Nazionali in Svizzera e in Italia, è ancora un altro compito che dovrebbe essere portato a termine prima della fine del corrente anno. La salva-guardia delle vittorie conquistate così notevolmente nei territori vergini assegnati a queste comunità, è una responsabilità ad un tempo sacra, vitale ed inevitabile. La traduzione, la pubblicazione e la diffusione della letteratura Bahá’í in Tedesco, Francese ed Italiano - processo al quale la pubblicazione dell'Iqán in Italiano ha recentemente conferito un grande impulso - debbono del pari essere vigorosa-mente stimolate, come appoggio valido e alta-

mente meritorio al lavoro in cui l'Assemblea Spirituale Nazionale di Germania e il Comitato Europeo d'insegnamento dell'Assemblea Spirituale Nazionale Americana sono così attivamente impegnate.

I recenti avvenimenti nella terra natale di Bahá'u'lláh, così improvvisi, così tragici, così ingiustificabili, così carichi di terribili conseguenze, lungi dal far rallentare i loro sforzi, o distrarre la loro attenzione, o spegnere il loro spirito, dovranno spronarli ad ancor più eroici sforzi, sì che essi possano compensare col carattere dei loro conseguimenti, le dolorose perdite inevitabilmente sostenute dalla Fede nella terra della sua nascita.

La loro è un'opportunità che essi debbono afferrare senza esitazione e utilizzarla al massimo. Scalando maggiori altezze di eroismo, il che comprende l'estensione del raggio delle loro attività e il consolidamento delle loro recenti conquiste sia sul fronte interno che nei territori appena aperti affidati alla loro cura, essi possono dare un po’ di conforto, assai necessario e duraturo, ai cuori dei loro fratelli sofferenti che, per più di un secolo, hanno resistito all'urto degli attacchi dei nemici della Fede di Bahá'u'lláh. È invero in loro facoltà di agire in tal modo da fornire una prova irrefu-

tabile della incorruttibilità della loro Fede, del suo indomabile spirito, e dell'inesauribile ca-rattere di quelle sorgenti nascoste di forza cele-stiale di cui essa si alimenta, e dalle quali deb-bono dipendere la sua finale emancipazione e il suo trionfo.

I membri delle comunità Italiana e Svizzera, caramente amati, dotati di grande cuore e protesi nella marcia avanzante, possano nei più prossimi anni a venire, mentre procedono faticosamente, sondare maggiori profondità di eroismo e nobilitare con le loro comuni conquiste, gli annali della immortale Fede di Dio.

(F.to) SHOGHI
Haifa, Israele 7 Giugno 1956
Sig.ra ANNA KUNZ, Segretaria
Assemblea Spirituale Nazionale
dei Bahá'í d'Italia e Svizzera
Cari Amici Bahá'í,

Le vostre comunicazioni con gli allegati sono state tutte regolarmente ricevute dal diletto Custode, e mi ha dato istruzioni di rispondervi a suo nome e di accusare ricevuta delle vostre lettere in data 17 e 31 Agosto, 11 Ottobre, 23 Novembre 1955, e 19 Febbraio, 6 Mirza, 22 Aprile 1956.

Il numero e la diversità delle attività intraprese dalle Comunità Svizzera e Italiana durante l'anno scorso, sono state sorgente di grande soddisfazione per lui, e la sua fiducia è incrollabile nei futuri destini di queste Comunità.

L'acquisto della Hazíratu’l-Quds di Roma e del Terreno del Tempio a Roma; la riuscita Scuola Estiva e la Conferenza Nazionale di Insegnamento tenuta in autunno; la pubblicazione dell'Iqán in Italiano con l'illustrazione della bella Tavola; i molti viaggi di insegnamento intrapresi da diversi membri delle Comunità Svizzera e Italiana; l'aumento dei Centri Bahá'í in ambedue i paesi; l'inizio dato alla registrazione legale delle Assemblee Spirituali in Svizzera, sono tutte conquiste di cui la vostra Assemblea può giustamente essere orgogliosa.

Sul fronte interno, eccetto per la moltiplicazione delle Assemblee e dei Gruppi durante i prossimi anni, e l'acquisto di terreni di dotazione, la maggior parte degli obiettivi del Pia-no Decennale direttamente attribuiti alla Comunità Italo-Svizzera, sono stati raggiunti.

Un inizio altamente promettente è stato fatto in Sicilia - invero la formazione della Assemblea di là, ha superato di molto le speranze del Custode, e lo ha veramente reso assai felice. Similmente Monaco, sembra essere stata posta permanentemente e sicuramente sulla carta geografica Bahá'í, e poggiare su di una salda base con la sua Assemblea.

Però la situazione nel Liechtenstein, a Rodi, San Marino, e in modo particolare in Sardegna,

è lungi dall'essere soddisfacente; egli sollecita la vostra Assemblea a fare qualunque cosa sia in vostro potere, nei prossimi mesi, per rinforzare il lavoro dei pionieri nei tre territori dove vi sono pionieri, e di ottenere che qualcuno si stabilisca in Sardegna. È un gran peccato che gli amici Svizzeri, che così devotamente si erano levati per raggiungere questo obiettivo, non siano stati in grado, a causa delle circostanze, di completare la loro missione.

Un altro compito su cui è richiamata l'attenzione della vostra Assemblea, e che presumibilmente non è difficile da raggiungere, è di stabilire la segreteria nazionale all'Hazíratu'l-Quds a Berna. Sebbene possa essere incomodo in un certo senso, è il luogo logico per essi, e in effetti una delle ragioni per l'acquisto del Centro Nazionale.

I lavori devoti e colmi di autosacrificio dei membri della vostra Assemblea, così come quelli dei Bahá'í in Italia e in Svizzera, sono stati molto profondamente apprezzati dal Custode. Egli è certo che nuove vittorie vi attendono nei prossimi mesi, e che lo spirito di Bahá'u'lláh riverserà nuove benedizioni sugli amici nella misura in cui essi si leveranno per portare innanzi la Sua Fede.

Durante le sue visite alle sacre Tombe, egli vi ricorderà tutti nelle sue preghiere, e supplicherà per il successo dell'importante lavoro che state facendo.

Con caldo affetto Bahá'í,
(F.to) R. RABBANI
Scritta a mano da Shoghi Effendi
27 Giugno 1956
Cari e stimati collaboratori:

Il mio cuore si rallegra e la mia anima si esalta mentre ricordo gli splendidi servizi resi negli anni recenti dalle giovani, valorose e altamente promettenti comunità Bahá’í Italo-Svizzera, i cui membri hanno, sin dall'inizio del lancio del Piano Decennale, contribuito sì notevolmente al progresso della Crociata spirituale mondiale, nella quale è ora impegnato l'intero corpo dei seguaci della Fede di Bahá'u'lláh.

Lo spirito di devozione che le anima così potentemente, la loro determinazione a raggiungere gli scopi, la loro lealtà esemplare verso le dottrine e i principi della loro Fede, i loro sforzi persistenti e uniti - sia nelle sfere dell'insegnamento che nell'amministrazione delle attività Bahá'í - sono tutte prove di una sana

e vigorosa crescita che è di buon auspicio per l'avvenire, e che evoca in me sentimenti di profonda e durevole ammirazione.

Il compito che ora essi hanno dinanzi, mentre entrano nella terza fase del Piano Decennale, è immenso e incita altamente all'azione. Le fondamenta che le loro mani hanno posto, in tutta la lunghezza e l'ampiezza della Confederazione Elvetica e della Penisola Italiana, così come anche in alcune delle isole e principati di Europa, debbono essere mantenute e salvaguardate con occhio vigile, continuamente ed adeguatamente ampliate e rinforzate. Il massimo sforzo deve essere esercitato dai rappresentanti eletti così come anche da tutti i membri di queste comunità, per accrescere rapidamente e sistematicamente, e con tutti i mezzi possibili, il numero degli adepti dichiarati della Fede, e per ispirare tutti i nuovi credenti a levarsi e prendere parte attiva alla sua propagazione, ed assumere la loro parte di responsabilità nel sostenere gli interessi di questa prima storica impresa collettiva lanciata simultaneamente in tutti i continenti del globo.

Parallelamente alla moltiplicazione dei singoli aderenti della Fede, uno sforzo più determinato dovrebbe essere esercitato per rinfor-zare il numero dei centri isolati, dei gruppi e

delle assemblee che costituiscono il fondamento della struttura dell'Ordine Amministrativo della Fede. Il riconoscimento giuridico di assemblee fermamente stabilite dovrà far seguito, sulla scia di questa moltiplicazione di istituzioni amministrative Bahá'í - impresa che aumenterà considerevolmente il prestigio della Fede e provvederà una base legale per le sue istituzioni nascenti.

I suoi territori aperti, assegnati alla vostra assemblea debbono essere preservati ad ogni costo, e ogni sforzo dovrebbe essere fatto per estendere e consolidare entro i loro confini lo storico lavoro, iniziato a prezzo di sì grande sacrificio personale.

I terreni di dotazione nazionale debbono simultaneamente essere rapidamente acquistati in ambedue i paesi, così da adempiere un altro aspetto del compito loro assegnato nel Piano Decennale.

Le responsabilità che i membri delle due comunità così giovani e già tanto dinamiche condividono, sono invero tali da far tremare, considerando l'esiguità del loro numero, la loro relativa inesperienza, le loro risorse estremamente limitate, e gli ostacoli formidabili che si frappongono sul loro sentiero.

La misura dei loro conseguimenti, raggiunti durante un periodo così breve e in un campo d'attività così vasto, giustificano ampiamente la speranza e rafforzano la fiducia che i membri caramente amati, altamente stimati e d'alto intelletto di ambedue queste comunità, continueranno a percorrere con eguale risoluzione e chiara visione, il sentiero che li condurrà verso il raggiungimento dei loro alti destini.

Una Provvidenza vigile, pienamente conscia e compiaciuta degli splendidi risultati conseguiti, si tiene pronta ad accordare il Suo aiuto e a far scendere le Sue molteplici benedizioni sui loro sforzi individuali e collettivi. Loro è l'opportunità di attrarre, come una calamita, con le loro azioni e specialmente con lo spirito che anima le loro attività, una misura senza precedenti di questa promessa grazia, ed essere così fortificati per accelerare la loro marcia in avanti, per elevare ad una qualità ancor più alta il livello dei loro comuni servizi, e per raggiungere rapidamente lo scopo brillante stabilito per essi da un Piano che non ha precedenti, per la sua portata, nell'intera estensione della storia Bahá’í.

(F.to) SHOGHI
Haifa, Israele 12 Agosto 1957
Sig.ra ANNA KUNZ, Segretaria
Assemblea Spirituale Nazionale
dei Bahá'í d'Italia e Svizzera
Cara Sorella Bahá'í:

Le sue comunicazioni, con gli allegati e il materiale inviato in plico a parte, sono arrivate regolarmente, e il beneamato Custode mi ha dato istruzioni di rispondere a suo nome e con-fermarvi ricevuta delle vostre lettere in data 19 Giugno, una non datata, una datata semplicemente Agosto, altra 27 Novembre 1956, 10 Febbraio (firmata da Elsa Steinmetz) 6 Maggio (due) 20 Giugno e 2 Luglio e quella del 25 Giugno (firmata da Elsa Steinmetz) 1957.

Poichè un certo numero di domande da voi rivolte nelle vostre lettere ha ricevuto risposta, non ne parlerò nuovamente in questa lettera.

Il lavoro compiuto in Italia e in Svizzera durante l'anno scorso è stato altamente soddi- sfacente, in particolare in Svizzera. Il Custode si rende conto che la Comunità Italiana, che vive in condizioni interamente diverse, e disseminata su di un territorio molto più vasto, deve far fronte ad ostacoli che i Bahá'í della Svizzera non hanno, e perciò il lavoro in quel paese è più lento. Comunque, malgrado gli ostacoli, essi sono riusciti a stabilire una Assemblea così importante come quella di Milano, raggiungimento che ha fatto grandemente gioire il suo cuore. Egli spera che durante l'anno prossimo, a seguito del Piano dei Tre Anni, nel quale la vostra Assemblea si è imbarcata così valorosamente di propria iniziativa, voi riuscirete a rafforzare là il numero di Assemblee Spirituali, fondamento sul quale l'Assemblea Spirituale Nazionale d'Italia deve poggiare, e l'aumento delle quali è il mezzo più sicuro per affrettare il giorno in cui quel Corpo sarà formato, e metterà in grado similmente anche la Svizzera di avere la propria Assemblea Nazionale.

Il Custode sarebbe assai lieto di sapere che Mantova è stata aperta alla Fede, poichè questa è una città molto storica ed importante.

Egli spera che il lavoro nel Liechtenstein sarà attentamente sorvegliato malgrado il fatto che Hushmand Manutscheri sia partito per frequen-

tare la scuola a Zurigo. Il Liechtenstein, egli sì rende conto pienamente, è uno dei luoghi più difficili d'Europa per stabilirvi la Fede, ma questo dovrebbe rendere il compito tanto più sfidante e stimolante.

San Marino pure, dovrebbe essere seguito attentamente, e in nessuna circostanza si deve permettere di perderlo. Il lavoro dei Payman dovrebbe essere rafforzato, almeno per mezzo di insegnanti in visita, ogni volta che fosse possibile. Similmente il lavoro in Corsica dovrebbe ricevere la speciale attenzione della vostra Assemblea. È stato un gran peccato che i devoti pionieri Svizzeri, che si sono levati per servire in quel luogo, non abbiano potuto rimanervi, e il Custode spera che si possa trovare qualcun altro che prenda il loro posto.

Il lavoro in Sicilia, Sardegna e Rodi deve similmente e persistentemente essere sorvegliato e rafforzato. La Sardegna in particolare, ha bisogno di aiuto, ed egli spera che si trovi qualcuno che possa andare là, almeno per un periodo di mesi, ad assistere nei suoi sforzi volti ad attrarre e convertire nuove persone, quella pioniera solitaria.

Sorgente di grande felicità per il Custode è stato avere come suoi ospiti il Dr. e la Sig.ra Ott ; essi hanno fatto sentire vicino il lavoro

della Comunità Svizzera, ed ha aumentato la sua ammirazione per i raggiungimenti dei Bahá'í della Svizzera e per lo spirito che li anima.

Come egli ha spiegato al Dott. Ott, è molto ansioso che la Svizzera acquisti un appezzamento di terreno, anche se di piccole dimensioni e modesto come inizio, per il futuro Mashríqu'l-Adhkár di quel paese. Egli pensa che questo dovrebbe trovarsi nei sobborghi di Berna, e dominare l'Oberland Bernese, ed è assai lieto di poter donare lui stesso questo terreno alla Comunità Svizzera. Nessuna pubblicità di alcun genere dovrebbe essere data a questo acquisto per non provocare, fra l'elemento ortodosso di Berna, una opposizione simile a quella che si è levata in Germania. Quando il comitato responsabile per trovare questo terreno avrà individuato un appezzamento adatto, egli desidererebbe che la vostra Assemblea lo informasse dei dettagli.

È stato anche molto felice di avere qui questo inverno alcuni dei Bahá'í italiani e di sentire da loro direttamente sul progresso del lavoro a Roma e Firenze, due centri tanto importanti e storici.

Potete star certi che è con il più grande orgoglio ed interesse che il Custode sorveglia il

progresso della fede in questi due paesi i cui popoli sono cari al suo cuore e che egli ammira molto, ciascuno di loro per le proprie eccezionali caratteristiche.

Assicura ciascuno e tutti delle sue affettuose preghiere per il successo del vostro lavoro e perchè possiate essere guidati e rafforzati nel suo svolgimento.

Con caldo affetto Bahá’í.
(F.to) R. RABBANI
Scritta a mano da Shoghi Effendi (1)
12 Agosto 1957
Cari e stimati collaboratori,

Il costante progresso compiuto negli anni recenti da ambedue le comunità Italiana e Svizzera, che operano unite con fedeltà e devozio-ne esemplari per la propagazione della Fede di

___________

(1) Richiamiamo l'attenzione degli Amici sull'importanza storica e profetica di questa lettera. Essa è l'ultima scritta da Shoghi Effendi alla A.S.N. Italo-Svizzera; infatti tre mesi dopo - e precisamente il 4 Novembre 1957 - egli abbandonava la sua preziosa esistenza terrena per ascendere al Regno di Abhá.

(n.d.t.)

Bahá'u'lláh, mi ha grandemente incoraggiato e recato gioia al mio cuore ed ha, senza dubbio, riscosso l'ammirazione delle loro comunità sorelle per il modo con cui esse stanno assolvendo i loro ardui e sacri compiti.

Nella loro costante preoccupazione di illuminare i cuori dei loro conterranei con lo splendore della Rivelazione di Bahá'u'lláh, e con il contatto giornaliero con genti intensamente conservatrici per natura, immerse nella tradizione e legate per la maggior parte dai legami dell'ortodossia religiosa, sprofondate nel materialismo e pienamente soddisfatte del livello che hanno raggiunto, i membri di queste comunità debbono necessariamente trovare il lavoro al quale essi si sono dedicati, penosamente lento, estremamente arduo, e, sovente molto scoraggiante. I semi che essi stanno comunque spargendo - e a questo particolare compito essi debbono nei giorni a venire dedicarsi con raddoppiato vigore e rinnovata consacrazione, malgrado le preoccupazioni giornaliere e la cura costante della espansione e consolidamento della struttura amministrativa della Fede - questi semi germineranno al momento determinato, sotto l'attenta cura della Provvidenza e come conseguenza delle tribolazioni che una generazione incurante dovrà presto o tardi spe-

rimentare, e produrranno un raccolto di tali proporzioni che li colmerà di stupore.

Il Piano dei Tre Anni che i sempre vigili rappresentanti eletti di queste valide comunità hanno così spontaneamente formulato dovrà essere risolutamente perseguito negli anni che stanno immediatamente dinanzi a noi, unita-mente al Piano Decennale nel quale essi si sono già impegnati. Una ben più estesa dispersione dei semi che essi stanno gettando nei cuori degli uomini; un contatto più stretto da parte dei singoli promotori della Fede, con tutte le classi della società in cui vivono; una ancor maggiore dispersione destinata ad una rapida moltiplicazione dei centri amministrativi Bahá’í; una maggiore misura di forza d'animo, di pazienza, di ostinata perseveranza -- un fermo rifiuto, invero, a scoraggiarsi o piegarsi in qualsiasi circostanza per quanto avversa; una più profonda consacrazione e una più completa dedizione agli ideali e ai principi della Causa che essi hanno abbracciato e ai molteplici compiti che essi si sono impegnati a svolgere - queste debbono essere considerate le esigenze prime ed essenziali della attuale ora cruciale.

L'acquisto del terreno per il futuro Tempio-Madre della Svizzera nelle vicinanze della sua

capitale, seguito così da vicino dall'acquisto di un terreno simile nelle vicinanze di Roma per l'erezione, negli anni futuri, del primo Mashríqu'l-Adhkár della Penisola Italiana, dovrebbe recare un formidabile impulso agli sfor- zi che d'ora innanzi dovranno essere esercitati per affrontare le necessità vitali che ho enunciato.

Il levarsi e lo stabilirsi dell'ordine Amministrativo della Fede in ambedue questi paesi, sin dall'inaugurazione del Secondo Piano Settennale, e in particolare come risultato del lancio della Crociata Spirituale Mondiale è stato, a dir poco, altamente soddisfacente sotto tutti gli aspetti. La formazione di una Assemblea Spirituale Regionale con una area di giurisdizione che abbraccia sia la Svizzera che l’Italia; le Convenzioni annuali tenute successivamente a Firenze e a Berna; lo stabilirsi e l'efficiente funzionamento d’una serie di comitati nazionali destinati a venire incontro alle necessità di un Ordine Amministrativo in espansione; l'istituzione di Scuole Estive progettate allo scopo di approfondire le conoscenze dei partecipanti e la loro comprensione della storia Bahá'í e degli insegnamenti Bahá’í; l'acquisto di una Hazíratu'l-Quds Nazionale nella capitale di ognuno di questi paesi; l'acquisto

di terreni di dotazione nazionale; il riconoscimento giuridico di non meno di quattro assemblee spirituali locali nelle città principali della Svizzera; l'inizio di Fondi nazionali ed anche di Fondi locali; la convocazione di un numero di conferenze d'insegnamento nazionali e regionali; la traduzione e pubblicazione di letteratura Bahá’í in Italiano, Francese, Tedesco, Romanzo; la posa delle fondamenta della Struttura Amministrativa della Fede in parecchi principati e isole assegnate ai rappresentanti eletti delle comunità Bahá'í Svizzera e Italiana; l'acquisto di un terreno per il Tempio-Madre d'Italia e, più recentemente, l'acquisto di un secondo terreno per il Mashríqu’l-Adhkár della Svizzera - queste possono essere considerate come prove chiare e inconfondibili del rapido sorgere dell'ordine embrionico mondiale di Bahá'u'lláh in ambedue questi paesi, e dimostrare il suo costante consolidamento in maniera convincente.

Meno sostanziale è stato però, il progresso conseguito nel campo estremamente importante dell'insegnamento, e di gran lunga inferiore l'accelerazione del processo vitale di conversione individuale per il quale l'intera struttura dell'Ordine Amministrativo è stata primieramente e tanto laboriosamente eretta.

Mentre la Crociata Spirituale Mondiale segue rapidamente il suo corso destinato, e si avvicina alla metà del suo cammino, l'attenzione dei membri infaticabili di queste comunità ben sveglie deve convergere sui modi e sui mezzi che, non assicureranno soltanto in un grado senza precedenti il risveglio dell'interesse delle masse nella Rivelazione di Bahá'u'lláh, ma porteranno anche un aumento sostanziale nel numero degli aderenti che si leveranno volontariamente a proclamare le sue verità, a sostenere con tutto il cuore le sue istituzioni, e a promuoverne efficacemente gli interessi.

Una concentrazione spalleggiata dall'intera compagnia dei fedeli e, particolarmente dei loro rappresentanti eletti, sia su scala locale che regionale, vòlta verso questo preminente dovere d'importanza trascendentale e di estrema urgenza, non potrebbe, in quest'ora, mancare di attrarre dalla Sorgente del Potere Invisibile del Regno di Abhá, una misura di benedizioni tali da sostenere fortemente i portatori delle liete novelle del Nuovo Giorno ai popoli e alle razze di un continente crudelmente afflitto, e permettere loro di raccogliere in questo cam-po particolare - le cui possibilità purtroppo non sono state sufficientemente sfruttate - un

tale raccolto che stupirà non soltanto loro stessi, ma anche i loro conterranei.

Un successo rapido, decisivo e brillante in un vasto campo d'azione che si estende dai confini meridionali della Germania, fino all'estremità meridionale della Penisola Italiana, che include nella sua orbita la Corsica e la Sardegna all'Occidente, la Sicilia al Sud e Rodi all'Oriente di questa penisola, dovrà necessariamente e per le sue ripercussioni, risvegliare dal loro letargo, in un tempo non lontano, gli avversari potenziali della Fede appartenenti alle confessioni cattolica e protestante, e farà precipitare una contesa spirituale che, per la sua stessa natura - come 'Abdu'l-Bahá ha assicurato ripetutamente i credenti americani - sarà il segnale del lancio di una campagna pubblicitaria che le risorse combinate di cui dispongono queste comunità non permetterebbero loro mai di iniziare o di condurre; parallelamente a questo corrisponderà uno straordinario insorgere delle forze misteriose latenti nella Fede, che li porterà in alto dalle ombrose valli dell'oscurità, alle assolate vette della fama, della prosperità e del trionfo.

Loro dovere, nell'ora attuale, per quanto poco propizie e poco promettenti possano appa-

rire le prospettive immediate, è di continuare a lavorare assiduamente, fiduciosi, senza risparmiare gli sforzi di ogni giorno, con chiara visione, sempre all'erta e consci della sublimità del loro richiamo e della futura gloria della loro Missione, senza lasciarsi distrarre da meschine occupazioni e dalle tentazioni dell'ambiente in cui vivono, esercitando al massimo le loro capacità e facendo ognuno la propria parte sia indipendentemente che per mezzo dei loro sforzi concentrati, così da affrettare l'avvento di quel giorno in cui la loro amata Fede avrà finalmente rivelato la piena misura delle sue potenzialità e si sarà librata - come destinato dalla Provvidenza - a nuove altezze di potere, di distinzione e di gloria.

Possano i membri di queste comunità sorelle, ora unite da legami di fratellanza spirituale in questo stadio iniziale dell'evoluzione delle loro Missioni separate, essere destinate ad esercitare, mentre esse maturano e seguono indipendentemente il sentiero del servizio alla loro amata Causa, una profonda e durevole influenza sulle fortune della Fede in Europa e al di là dei suoi confini, in virtù della posizione che esse occupano e per la fama acquisita dai loro Paesi quali sedi di potenti istituzioni sia religiose

che secolari. Possano i membri di queste comunità rispondere adeguatamente alla sfida lanciata nell'ora presente e levarsi come un sol uomo a compiere ognuna delle mète poste loro dinanzi; questa è la preghiera che io non manco di pronunziare e la speranza che nutro con tutto il mio cuore.

(F.to) SHOGHI
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AZIENDE TIPOGRAFICHE EREDI DOTT.. G. BARDI – ROMA
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